oneteam/ Marzo 31, 2023/ Senza categoria/ 0 comments

One Team BIM Conference 2023 | Parte 1

Il 22 marzo 2023 si è svolta l’undicesima edizione della One Team BIM Conference, ospitata da Assimpredil Ance a Milano.

Il tema della sostenibilità, insieme a quello della normativa e dell’innovazione, è stato uno dei focus principali di questo evento dedicato al BIM nel mondo dell’Architettura, dell’Ingegneria e delle Costruzioni.

In questo articolo andremo a riprendere alcuni degli interventi della One Team BIM Conference 2023, seguendo il leitmotiv della sostenibilità ambientale, sociale ed economica coadiuvata dalla digitalizzazione.

Il professor Aldo Norsa, Direttore Scientifico di Guamari, modera la sessione mattutina della conferenza e ancora una volta evidenzia l’importanza del BIM in chiave di sostenibilità, ma anche la carenza di personale nella Pubblica Amministrazione. “La sostenibilità riguarda tutti noi: oggi è la Giornata mondiale dell’acqua e siamo in una situazione di preoccupazione per la siccità senza precedenti”.

One Team BIM Conference

Il contributo del BIM alla sostenibilità – L’esperienza del Gruppo HERA

Un altro intervento a riguardo è quello di Nicola Scomazzon, BIM Coordinator presso HERA, che racconta l’esperienza BIM del gruppo, da anni in prima linea per la sostenibilità.    
“Dopo qualche anno che utilizziamo il BIM possiamo dire che, a fronte di una maggiore complessità, ci sono molti vantaggi: pianificazione delle attività con previsioni di budget molto più attendibili, quindi decisioni più ottimali, avere un database da cui estrapolo un dato univoco migliora enormemente la qualità della progettazione delle costruzioni, per quanto riguarda la manutenzione puntiamo a creare il gemello digitale di tutti i nostri impianti, per arrivare in un futuro alla manutenzione 4.0”.

Scomazzon ribadisce poi la fondamentale rilevanza per il gruppo Hera, di “Energia, ambiente e territorio: tre ambiti che rappresentano i driver di cambiamento dell’azienda”.

Due le case history portate da Hera alla BIM Conference per parlare di analisi di materia e quindi riciclo di materiali del cantiere: i due depuratori di Lavezzola e Ravenna. Nel secondo caso, grazie al rilievo in georadar e alla pianificazione dell’analisi di materia all’inizio della progettazione, è stata subito individuata la quantità di materiali riciclabili (96%), con forte prevalenza di calcestruzzo. In questo modo è stato possibile anche prevedere dove portare il materiale e se l’operazione era realmente sostenibile in termini di costo e di impatto ambientale. 

Sostenibilità della tecnologia dei materiali

Claudio Barluzzi,BIM Business Coach di One Team interviene su Sostenibilità della tecnologia dei materiali: “Esistono tre requisiti per classificare un materiale come sostenibile: 1) produzione attraverso processi efficienti e con ridotte emissioni inquinanti; 2) inesistenza di emissioni nocive dopo la messa in opera; 3) lunga durata e riciclabilità al momento dello smaltimento”.

Barluzzi poi si sofferma sull’importanza del modello BEM (Building Energy Model) e la sua integrazione con il BIM: “La creazione di un modello energetico è un processo che si articola in più fasi, tra cui: ricostruzione del modello digitale dell’edificio, raccolta dei dati, fase di analisi energetica, creazione del modello energetico BEM.

La tecnologia ci consente di sfruttare il BIM anche per realizzare il modello energetico che ovviamente è fondamentale per la sostenibilità: il consumo energetico riguarda l’edificio nel suo intero ciclo di vita”.

La digitalizzazione entra nei cantieri: il percorso di Kerakoll

Con Lorenzo Melegari, Corporate Product Leader di Kerakoll, si parla di cantiere digitale.
“C’è la necessità di guidare un cambiamento culturale e definire insieme nuovi standard per guadagnare efficienza e produttività. Il settore edilizia non è ancora sostenibile: siamo responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra sul pianeta”.   

Proprio guardando alla sostenibilità, Kerakoll ha ideato con One Team un modello integrato: “Genius Lab Building Platform ha portato l’AI nei cantieri. Ogni cantiere reale trova nella piattaforma il suo digital twin”.

Il BIM è al centro: “Abbiamo realizzato un modello integrato, dalla realizzazione di oggetti BIM al download dalla piattaforma internazionale BIM&Co, da dati e documentazione completa per il progettista al collegamento a Genius Lab per la definizione dei dettagli”.

Il cantiere sostenibile alla prova dei fatti

La tavola rotonda che va a tirare le somme della One Team BIM Conference 2023 per quanto riguarda la questione della sostenibilità, fornendo esempi e strategie, è quella sul cantiere sostenibile.

Luca Erba, Direttore Tecnico di NORD_ING (Gruppo FNM) racconta la case history sostenibile della ferrovia Malpensa-Gallarate realizzata in BIM all’interno del Parco del Ticino, area floro faunistica di pregio. Dal recupero delle acque alla ricucitura del tessuto arboreo rimosso in corso d’opera per scavare le gallerie, tutto è stato pensato in ottica sostenibilità.

Arriva poi la domanda fatidica: in che modo è possibile misurare la sostenibilità?

Alfredo Martini, Direttore di AIS, risponde così: “Il nostro Position Paper Il cantiere sostenibile è quasi una linea guida, un documento metodologico che consente al progettista e all’impresa di applicare tutte le normative per raggiungere obiettivi concreti per la sostenibilità in cantiere. Lo strumento descritto consente di misurare i risultati attraverso un approccio con una strategia progettuale che mette al centro i quattro obiettivi generali di sostenibilità indicati dalla UE: carbon footprint, economia circolare, impatto su territorio e natura, fino ad arrivare agli impatti sulla comunità locale e una linea guida sullo stakeholder engagement. È un approccio nuovo per l’Italia ma vale la pena ricordare che in nord Europa si fa da vent’anni. Ricordiamo anche che il protocollo Envision è utilizzato da molte stazioni appaltanti per misurare la sostenibilità delle infrastrutture. Il nostro strumento dedicato al cantiere è integrabile con Envision”.

Giuliano Dall’O’, esecutivo di Green Building Italia,afferma: “È più nuovo intervenire su un’infrastruttura esistente rispetto a farne una da zero. Il Position Paper di AIS è molto valido: se seguiti bene, i protocolli sono molto utili”.

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