oneteam/ Maggio 13, 2022/ BIM/ 0 comments

Con Unity e One Team per il futuro della progettazione

Realtà virtuale e realtà aumentata, come si può anche evincere analizzando i vari report annuali di Gartner sulle tecnologie emergenti, sono ormai considerate tecnologie mature.

I campi di applicazione di queste tecnologie sono, a questo punto, molto numerosi e abbracciano l’intero ciclo di vita di un’opera: dall’utilizzo della realtà virtuale per il design nella fase di concept di un prodotto, passando per il marketing (con la possibilità per il cliente di immergersi nell’abitazione da costruire o ristrutturare), fino alla realtà aumentata per il controllo dei SAL in cantiere e per il supporto durante la fase di manutenzione dell’opera.

Unity Reflect

La piattaforma leader sul mercato per lo sviluppo di applicazioni di realtà virtuale e aumentata è Unity, di cui One Team è Gold Reseller. Le soluzioni Unity  dialogano direttamente  con l’ambiente Autodesk. Attraverso il plug-in Unity Reflect, è infatti possibile passare un modello dall’ambiente di BIM authoring come Revit (ma anche Navisworks, BIM 360, Rhino, SketchUp and ArchiCAD) all’ambiente Unity in pochi click.

In sintesi, grazie a Unity Reflect è possibile visualizzare il modello BIM in realtà virtuale o aumentata, senza perdita di dati nel passaggio tra i due ambienti di lavoro, con la facoltà di esaminare ogni singolo oggetto o materiale e apporvi delle annotazioni. Inoltre, le modifiche effettuate nel software di BIM authoring vengono visualizzate in tempo reale in maniera sincronizzata.

Scan to BIM

Con il workflow integrato tra strumenti Leica e Autodesk (Scan to BIM) è possibile invece accelerare il processo di digitalizzazione di patrimoni architettonici e paesaggistici già esistenti. Si tratta di un passo avanti davvero notevole, se si pensa che fino a pochi anni fa questo tipo di rilevazione veniva effettuato manualmente, spesse volte con margini di errore non indifferenti.

Grazie a strumenti tecnologici come la scansione laser, la fotogrammetria digitale e la tecnologia LiDAR, al giorno d’oggi è possibile acquisire in poco tempo una grande quantità di misurazioni attraverso le nuvole di punti. Si tratta di nuvole costituite da milioni di punti che ricreano millimetricamente la realtà, con estrema precisione.

Le tre fasi della digitalizzazione si possono riassumere così: acquisizione in Reality Capture (tramite l’utilizzo di strumenti di precisione fissi o mobili e droni), importazione ed elaborazione delle nuvole di punti grazie ad Autodesk ReCap Pro e infine l’utilizzo della nuvola stessa nel software BIM di authoring.

L’innovazione è più che mai al servizio del progettista (e non solo). Per una dimostrazione pratica dei due prodotti, potete cliccare qui.

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Per più informazioni sull’argomento scrivici a marketing@oneteam.it.

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