Irene Avossa/ Febbraio 11, 2022/ BIM, BIM Architettonico, one team/ 0 comments

Abbiamo sentito tanto parlare di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sono infatti uscite le linee guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per l’applicazione pratica in ottica PNRR del Decreto Semplificazioni del maggio 2021. In questo articolo abbiamo raccolto i punti di vista di diversi esperti del settore dell’Architecture, Engineering & Construction.

Durante la quindicesima edizione del nostro One Team User Meeting ad ottobre 2021, abbiamo discusso, insieme ad importanti stakeholder dello scenario nazionale, dei fondi del PNRR in relazione al BIM, così come di altri temi “caldi” come il Superbonus 110%.

Innovazione, tecnologia e BIM

La domanda principale è questa: qual è il significato delle linee guida dal punto di vista dell’innovazione, della tecnologia e del BIM?

Alberto Pavan, architetto e docente presso il Politecnico di Milano non ha dubbi: “La novità fondamentale è stata l’indicazione di due punti fissi: il richiamo alle norme e l’introduzione del BIM come strumento di aiuto alle scelte e di dialogo tra gli operatori. L’ambiente di condivisione dati è infatti lo strumento che permette di fare scelte e controllare e gestire l’appalto. Il BIM nel PNRR è un importante aiuto all’intero processo e non più solo al disegno: è diventato uno strumento della stazione appaltante e non solo del progettista”.

Il professore ci indica alcune tecnologie a suo avviso più “mature”:

  • L’operatore con programmazione visuale Python Dynamo: finalmente abbiamo soggetti che trattano il dato e non più le geometrie.
  • La realtà virtuale e la realtà aumentata: ormai facili da utilizzare anche per l’installatore e l’utente finale (per esempio, semplificare il montaggio di una cucina).
  • Il BIM e GIS: sono importantissimi e complementari e la loro integrazione è fondamentale.
  • Il Digital Twin: nelle costruzioni produce una massa di dati che non sempre viene interpretata. È fondamentale nell’industria perché permette di simulare e capire in anticipo la manutenzione da effettuare. In architettura deve poter programmare e non solo fornire dati.

Il Decreto Semplificazioni 312 ha introdotto il concetto di premialità per chi utilizza il BIM.
“Aspetto importante del decreto – ricorda Pavan – è la tracciabilità dei materiali e delle forniture. Esistono già delle risposte di eccellenza come BIMReL, la piattaforma prodotti della Regione Lombardia, che non offre un semplice oggetto BIM, ma uno strumento che permette alla stazione appaltante di sapere che il prodotto è marchiato e risponde alle norme”.

PNRR

Riflessioni sul PNRR

Aldo Bottini, CEO di BMS Progetti è moderatamente ottimista: “Noi ci occupiamo di progettazione integrata da più di 30 anni. A mio avviso, manca un elemento per un’applicazione coerente del BIM, ovvero capire bene come applicare le blockchain sui progetti: se non abbiamo una certezza del percorso siamo ancora a metà strada. A Milano, per dire, è ancora estremamente difficile fare il deposito di una pratica edilizia in maniera informatica. E non parliamo di BIM, ma soltanto di PDF tratti da modelli”.

Bottini prosegue evidenziando un trend interessante che coinvolge gli operatori di settore in questo periodo storico: un’elevata consapevolezza e un’attenzione notevole nei confronti della digitalizzazione. Sottolinea però che al momento si tratta di una ristretta avanguardia di società di ingegneria, più strutturate e organizzate, che investono in questa direzione.

“Da noi in BMS, il processo di acquisizione degli strumenti per progettare in maniera diversa ha coinvolto anche l’organizzazione dell’intera azienda, abbiamo intravisto nell’applicazione estesa di questi sistemi la possibilità di ragionare molto di più sul funzionamento dell’azienda. Se il mercato, sia pubblico che privato, avrà questa stessa reazione avremo investito correttamente”.

Salvatore Galante, BIM Manager di Steam, società padovana di ingegneria che progetta nell’area Building, è ugualmente fiducioso: “Il fatto stesso che si inizi a interpretare l’ambiente di condivisione dati non più come un serbatoio in cui caricare modelli, ma come un elemento strutturato dove trovare tutti i documenti che fanno parte del progetto BIM, è un’ottima notizia”.

Il BIM Manager sottolinea che si tratta di un processo che contiene tutti i documenti, in una nuova ottica di progettazione integrata e completa. Le società adesso devono esprimersi man mano che il progettista carica i dati sull’ambiente di condivisione – anche se si tratta di una nuova idea. Grazie a questa collaborazione è possibile anticipare le problematiche dell’edificio. “Noi di Steam abbiamo fiducia in questa nuova era digitale. Dobbiamo guardare al BIM come un miglioramento di tutte le inefficienze nei processi progettuali”.

Questa tavola rotonda ha fatto emergere punti di vista generalmente ottimisti, sebbene in alcuni casi non privi di un certo grado di cautela. Ad esempio, per Paolo Citelli di Lombardini 22: “con le linee guida si ridà concretezza, ma dobbiamo evitare che le cose si riducano a una casella da riempire e che i requisiti richiesti non siano troppo alti”. Qualche perplessità anche sul Superbonus 110%: Galante afferma che ha rimosso dal mercato una quantità significativa di forza lavoro, mentre per Bottini c’è troppa attività concentrata in un periodo troppo breve.

È però condivisa l’opinione che il BIM nel PNRR sia un vantaggio significativo: espandendosi dagli studi di progettazione per permeare anche la stazione appaltante, rappresenta un passo importante verso l’innovazione.  

Ti interessa approfondire il discorso? Sul nostro canale YouTube puoi guardare questa live talk nella sua interezza.

Per più informazioni sull’argomento scrivici a marketing@oneteam.it.

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