- Ci presenti la sua azienda: di cosa vi occupate, da quanto tempo, qual è il vostro focus principale
DBA PRO. è una delle società operative di DBA Group ed eroga servizi tecnici e tecnologici a supporto della “Gestione del Ciclo di Vita di Infrastrutture” singole o a rete, progettando infrastrutture fisiche e sviluppando piattaforme telematiche in grado di dialogare in real time con i loro gestori e utenti.
La società eroga servizi di Architettura e Ingegneria, di Project Management Office e ICT nei seguenti settori: Telco&Media, Alternative Fuel & Oil, Transport&Logistics, Energy&Utilities, Building, Mission Critical Infrastructures.
Il Gruppo DBA nasce nel 1991, per iniziativa dei fratelli De Bettin (Francesco, Raffaele, Stefano, Daniele), e oggi conta oltre 650 risorse, 20 sedi tra Italia ed estero e un fatturato di oltre 70 milioni di euro.
- Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad intraprendere il percorso della certificazione BIM?
Molte.
Prima fra tutte la necessità interna di adottare un sistema di gestione specifico per il BIM in linea con il nostro sistema integrato ISO 9001:2015. Questo aspetto è molto rilevante perché ci consente di raggiungere diversi vantaggi come: (1) aumentare il controllo sui processi di progettazione anche per progetti sviluppati con metodologia BIM, (2) aumentare il livello progettuale e la soddisfazione del Cliente, (3) garantire un controllo sulla qualità del progetto in fase di delivery che consenta l’ottimizzazione dei tempi e dei costi di erogazione dei servizi su tutta la filiera interna di DBA PRO. A questo si aggiunge, in sintesi, la necessità di allineare gli standard qualitativi dei servizi BIM agli standard qualitativi tradizionali di tutte le Business Unit di DBA PRO.
Inoltre, la continua e sempre maggior diffusione della metodologia BIM, sia in ambito internazionale sia in quello nazionale, spinge i Clienti, pubblici e privati, ad inserire nei bandi di gara o in fase di offerta il possesso di personale certificato BIM e il possesso di certificazione del sistema di gestione BIM. Questo è un altro aspetto preso in considerazione quando è stato intrapreso il percorso di certificazione.
- Quali sono i vantaggi che avete riscontrato come azienda dopo aver ottenuto la certificazione?
I vantaggi sono molteplici. Sicuramente la possibilità di ottimizzare i processi interni e di renderli disponibili a tutte le Business Unit aziendali affinché tutti operino con stessi strumenti, procedure e processi di delivery standard e controllati. Oltre a questo, la possibilità, attraverso gli audit interni, di poter avere un’analisi concreta di feedback operativi e problematiche rilevate in fase di erogazione dei servizi, che consentano di individuare possibili ottimizzazioni nell’ottica del miglioramento continuo. Inoltre, l’impostazione delle nostre procedure interne oltre ai processi individua le specifiche figure e risorse BIM che devono essere coinvolte in fase di gara, avvio ed implementazione (sviluppo) del servizio. Questo consente sia internamente sia nei confronti del Cliente (che sempre più frequentemente sta inserendo in organigramma figure specifiche BIM) l’individuazione della figura di riferimento specifica, nell’ottica di ottimizzare i rapporti e i flussi interni in termini di scambio di informazioni e ottimizzazione dei flussi di commessa, in linea con i principi del project management che secondo la mia personale visione diventerà sempre più integrato nei processi BIM e viceversa.
- Ci può raccontare in breve di come avete intrapreso il percorso della certificazione e in quali step si è articolato?
Dal 2015 DBA PRO. ha intrapreso la strada della trasformazione digitale interna avviando dapprima dei corsi di formazione interni in ambito BIM, poi formando risorse in maniera più strutturata, acquisendo conoscenze e pratiche tali da conseguire le necessarie certificazioni e partecipando a tavoli di lavoro tecnici nazionali (UNI). Questo primo approccio ha consentito di effettuare delle analisi interne per individuare la nostra dotazione sw (in ambito BIM), il nostro BIM level, carenze in termini di procedure e specifiche interne in ambito BIM e di sviluppare con la direzione una specifica Road Map di implementazione BIM. Successivamente con il supporto di OneTeam abbiamo approfondito le analisi interne e intrapreso un percorso di affiancamento sia in termini di procedure sia di sviluppo progettuale che ha consentito di individuare sw e flussi specifici relativi all’implementazione BIM e la redazione della nostra BIM Guide aziendale, il nostro “bignami” sulla base della quale vengono sviluppate tutte le commesse BIM, con controllo in fase di avvio del servizio del BIM Manager o BIM Coordinator di commessa.
- Consigliereste alle aziende di ottenere la certificazione? Se sì: quali sono i passi che suggerite di intraprendere?
Assolutamente sì. Il primo passo è un’approfondita analisi interna relativa a tutti i settori, business unit e tipologie di Clienti con i quali o sono già avviati o si intende avviare lo sviluppo di servizi BIM. A seguire un’analisi interna relativa alle risorse e progetti pilota idonei all’implementazione. Sulle base dell’acquisizione di questi dati, bisognerà individuare le tempistiche e il piano di implementazione, includendo eventuali adeguamenti in termini sia di organico sia di sw per garantire un’efficace digitalizzazione dei processi, aspetto fondamentale in ambito BIM. Bisognerà porre attenzione anche al CDE che ad oggi è ancora un argomento tabù da diversi punti di vista ma che invece potrebbe diventare il fulcro dell’ottimizzazione dei processi dello scambio delle informazioni e dell’estensione di progetti BIM, in considerazione delle implementazioni normative introdotte dalla ISO 19650 e a seguire dall’aggiornamento delle norme UNI 11337. Inoltre, nella stesura della road map, è importante includere, il budget di cui tener conto in tutte le fasi di sviluppo del progetto di implementazione BIM e della sua certificazione.
Consulta la pagina dedicata ai percorsi di certificazione BIM
e per maggiori informazioni scrivici a: formazione@oneteam.it