Credito d’imposta formazione 4.0: cos’è?
Il credito d’imposta riconosciuto per le spese sostenute in formazione dei lavoratori sulle tematiche inerenti al “paradigma 4.0”, è una misura introdotta dal Ministero dello Sviluppo come fonte di sostentamento alle imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale.
Il credito d’imposta formazione 4.0 è disponibile ancora fino alla fine del 2022 e si rivolge a tutte quelle attività formative che riguardano gli ambiti di vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.
Quali sono i vantaggi?
I vantaggi derivanti dal credito d’imposta si traducono nel riconoscimento di uno sgravio fiscale fino al 70% delle spese ammissibili a seconda della dimensione dell’impresa. Rimane fermo il limite del 60% per le impese i cui dipendenti destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati. Il credito d’imposta è inoltre cumulabile con altre misure di aiuto aventi a oggetto le stesse spese ammissibili.
I contenuti della formazione 4.0
La formazione, per essere ammissibile, dovrà invece vertere, alternativamente, su:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Le spese detraibili
Le spese che possono essere ricondotte al beneficio del credito d’imposta sono:
- le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione;
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione;
- le spese generali indirette (come spese amministrative, locazione, etc.) per le ore di formazione;
- le eventuali spese relative al personale interno che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.
In alternativa ad un docente interno all’azienda, la formazione può essere erogata anche da personale esterno, purché i soggetti erogatori siano:
- soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;
- Università, pubbliche o private, o strutture ad esse collegate;
- soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;
- soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37;
- Istituti Tecnici Statali.
La formazione può essere erogata anche online, a condizione che le imprese adottino strumenti di controllo idonei ad assicurare l’effettiva e continua partecipazione del personale impegnato nelle attività formative.
Credito d’imposta formazione 4.0: a chi è rivolto?
Il beneficio spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ad esclusione di quelle destinatarie di sanzioni interdittive, in stato di liquidazione, fallimento o concordato preventivo senza continuità aziendale (o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di tali situazioni).
È importante, per la fruizione del credito d’imposta, allegare al bilancio di esercizio la certificazione delle spese sostenute. Questa certificazione va rilasciata da un soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
Le imprese beneficiarie dovranno inoltre conservare la documentazione dettagliata sulle modalità e sui contenuti della formazione, nonché sulla contabilità e amministrazione, ciò al fine di dimostrare la corretta applicazione del beneficio.
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